Storia di una capinera
- Giulia Fiaschetti
- 21 feb 2020
- Tempo di lettura: 2 min

CONSIGLIATO : SÌ
Autentico, commovente, vero. Sono queste le parole che mi vengono in mente quando penso a Storia di una capinera.
Scritto da un Giovanni Verga di appena 29 anni e pubblicato ufficialmente nel 1871, questo breve romanzo epistolare tratta con molta cura e sensibilità il tema della monacazione forzata molto diffusa nell’Ottocento (basti pensare alla Monaca di Monza di Alessandro Manzoni). Attraverso questo romanzo Giovanni Verga inizia lentamente a costituire le basi di quella che poi sarà la svolta verista con la pubblicazione di Rosso Malpelo (1878).
TRAMA
Grazie all'epidemia di colera scoppiata a Catania nel 1854, la giovane Maria, rinchiusa in un convento di monache di clausura all’età di 7 anni in seguito alla morte della madre, si trasferisce per qualche mese a Monte Ilice con suo padre e la sua nuova famiglia. Lì Maria inizia una lunga corrispondenza con Marianna, la sua migliore amica in convento, parlandole con stupore e meraviglia di tutto ciò che le succede, come una bambina che conosce il mondo per la prima volta. La permanenza della ragazza a Monte Ilice avviene tra nuove scoperte, serate in compagnia dei vicini, la conoscenza dei fratellastri e l'amore puro, ingenuo e purtroppo infelice per Nino.
Maria dovrà affrontare una grande lotta interiore scatenata dai sensi di colpa, nati dalla sua educazione rigorosamente religiosa, e i nuovi sentimenti che nella sua ingenuità non sa come gestire.
Come si concluderà la storia di Maria? Riuscirà a dimostrarsi padrona della sua vita? Oppure sarà solo un’altra dei tanti Vinti di Verga?
A colpirmi è stata soprattutto la delicatezza con cui questo romanzo affronta il tema della monacazione e la facilità con cui il lettore riesce a entrare nella storia e a sentire come sue le gioie e i dolori della dolce Maria. Mi sento di consigliare Storia di una capinera a tutti gli amanti di storie commoventi e che focalizzano l’attenzione sull’introspezione psicologica dei personaggi e che anche se con poche pagine riescono a suscitare simpatia e affetto.
Una volta letto sarà impossibile dimenticarlo.
<<Sì, voi siete la vittima della vostra posizione, della cattiveria di vostra matrigna, della debolezza di vostro padre, del destino!>>
- Storia di una capinera
Giulia Fiaschetti
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