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Arrivederci

Giungere alla fine di un lungo percorso non è mai facile.

Quando si concludono le elementari si è tristi pensando alle maestre e ai cari amichetti di giochi, senza rendersi veramente conto che sta per avvenire un grande cambiamento nella nostra vita. Le medie sono un percorso più breve e sebbene ci sia tristezza alla sua conclusione, allo stesso tempo c’è molta eccitazione al pensiero che il tanto atteso liceo sia finalmente arrivato. Personalmente avevo come l’impressione che fosse irraggiungibile e che non sarebbe mai arrivato.

Per anni e anni siamo portati a considerare il liceo con una sorta di aura misteriosa: cosa mi aspetterà? Chi Incontrerò? Riuscirò a trovare degli amici veri? Riuscirò a dare un’immagine diversa di me? Ma soprattutto per quale assurdo motivo non ci sono gli armadietti nei licei italiani? 

E poi, alla fine, anche questo percorso arriva al capolinea e siamo costretti a scendere anche da questo treno, proprio come in passato.

I miei cinque anni al Russell sono davvero volati. Mi sembra sia stato ieri il mio primo giorno, di cui ancora oggi ricordo bene molti dettagli: le prime occhiate, le prime parole, le prime impressioni, i primi scambi di numeri di telefono, il non sapere con chi mettersi insieme al banco.

E invece, paradossalmente, del mio ultimo giorno ricordo così poco. Probabilmente perché non sapevo sarebbe stato il mio ultimo giorno e non ho potuto fare nulla per renderlo memorabile: gli ultimi sguardi di sottecchi da un banco all’altro, le ultime risate, l’ultimo compito in classe, l’ultima ricreazione, l’ultima campanella. Troppe cose che ci spettavano di diritto ci sono state strappate via e niente potrà restituircele, perciò tutto quello che possiamo fare è valorizzare i bei ricordi che ci sono rimasti e non lasciarci abbattere. Ricorderò con gioia le risate, le gite, le lamentele, le lezioni fatte in presenza, gli amori passeggeri per i corridoi, i prom, le soddisfazioni e i fallimenti, le corse per le scale per arrivare in tempo in classe (puntualmente alle 8:16): perché quelle restano, non possono essere portate via. 

Così mi piacerebbe rivolgere un ultimo ringraziamento al Russell che mi ha dato la possibilità di fare grandi cose, di vivere grandi esperienze ma soprattutto di conoscere grandi persone. E so che alcune di loro non le rivedrò mai più o le sentirò molto più raramente ma so anche che non verranno mai dimenticate, mentre altre spero di portarle con me per molto altro tempo, in questo lungo viaggio che mi aspetta, perché sono semplicemente meravigliose. 

Stavolta quindi la differenza sarà nel fatto che non mi congederò dalla mia scuola con malinconia e tristezza ma con felicità e speranza perché per me questo che stiamo vivendo non è solo uno dei tanti finali possibili che si è realizzato, ma un inizio. Per me la vita vera sta per iniziare. 

E guardando al futuro non posso fare a meno di rivolgere a me stessa ancora una volta le stesse domande: Cosa mi aspetterà? Chi incontrerò?

Mentre aspetto delle risposte ai miei quesiti, mi rivolgo direttamente a te. 

Addio scuola. Addio vecchia compagna di avventure/sventure. 

Arrivederci Russell.







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