RicApitolAndo: volano Juve, Inter e Lazio. Crollo Roma, stop Atalanta e Milan. Torino horror
- Federico Roberti
- 4 feb 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Al vertice non molla nessuno. Le tre superpotenze tengono il passo da 3 punti e tengono invariate le distanze tra loro. Juventus a +3 dall’Inter e 5 dalla Lazio, che stasera però nel recupero contro il Verona può prendersi la seconda posizione.

I bianconeri sono perciò tornati alla vittoria grazie a un’altra doppietta di Ronaldo, che ha demolito la Fiorentina e ha segnato per la nona partita consecutiva. Il discorso è lo stesso delle ultime settimane: con un giocatore così, non vincere è difficile.
E’ sempre una doppietta quella che permette all’Inter di sbrogliare la complicata trasferta di Udine. Eriksen all’esordio non brilla e i neroazzuri stentano lì davanti, o almeno fino a quando Lukaku non decide di aprire il mancino e folgorare Musso. Poi un rigore, ancora Lukaku e Conte che gioisce.

Dopo il complicato pareggio nel derby, la Lazio è semplicemente tornata a fare la Lazio. 5 gol alla Spal – 2 Immobile, 2 Caicedo e 1 Adekanye – e l’ennesima dimostrazione che non è un fuoco di paglia, ma un incendio perdurante. Ma ormai lo avevamo capito da tempo.

Intanto la Roma è crollata. Senza preavviso, si è sgretolata e non è rimasta che la polvere della partita contro il Sassuolo. 4-2 per la banda di De Zerbi, che gioca il miglior calcio stagionale e si diverte due volte con Caputo, una con Djuricic e Boga. I giallorossi non scendono mai in campo e provano a riaccorciare il 3-0 di fine primo tempo nella ripresa, salvo poi farsi nuovamente castigare. Il 100° gol in maglia romanista di Dzeko è tutt’altro che felice. Una sconfitta sonora che desta preoccupazioni: possibile che questa squadra non trovi continuità?
Per fortuna l’Atalanta è inciampata in terra genovese. Il Genoa blocca il risultato sul 2-2, ribaltando il vantaggio di Toloi con i gol di Criscito e Sanabria, prima del definitivo pari di Ilicic. Dopo il 7-0 della scorsa settimana contro il Torino ci si aspettava di più, ma l’Atalanta è al quarto posto condiviso con la Roma. E non soffre di vertigini.
Ibra non c’è, e si vede. Il Milan impatta in casa contro l’Hellas Verona ed è costretto ad accontentarsi dell1-1, ma la squadra veronese continua a dimostrarsi degna della nomea di “squadra rivelazione dell’anno”. Tante occasioni costruite – come i due pali – un ottimo gioco espresso e un ulteriore punto da mettere in cascina. Stop per il Diavolo dopo 3 vittorie consecutive in A, che chissà, forse con Ibrahimovic in campo avrebbe vinto ancora.
Il Napoli vince anche contro la Sampdoria. Partita da fuochi d'artificio col doppio vantaggio partenopeo reso vano dai gol di Quagliarella e Gabbiadini. Ma Demme prima e Mertens poi issano il risultato sul 4-2. E ora Gattuso potrà finalmente prendere una boccata d'ossigeno.
Il gol al 94’ di Cornelius nega la vittoria al Cagliari che manca ormai da due mesi. Il Parma riacciuffa il match sul 2-2 a tempo scaduto, costringendo i sardi a rimandare ancora il ritorno alla vittoria: l’ultima la scorso 2 dicembre contro la Sampdoria. I sogni europei si stanno sgretolando di settimana in settimana.

Sprofonda in un mare sempre più torbido il Torino, che perde con il Lecce 4-0, che se sommato al 7-0 della scorsa settimana dimostra che squadra e allenatore sono più scollati che mai. L’ora di Mazzarri è arrivata. Quella del Lecce è appena iniziata invece, perché i pugliesi con questa vittoria mettono tra loro e la zona retrocessione 3 pesantissimi punti. Spal, Brescia e Genoa sono avvisate.
Il Bologna fa fare gli incubi al Brescia – ora ultimo in classifica – con un gol di Bani all’89’. 30 punti per gli emiliani, l’esatta metà per i lombardi. Due situazioni diametralmente opposte, proprio come gli stati d’animo.
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