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Quando giocatori e allenatori si dividono

Ultimamente il mondo del calcio, e più specificatamente la Seria A, si sta rendendo protagonista di diverse situazioni che possiamo definire anomale, se consideriamo l’importanza del gruppo in uno sport di squadra come questo. Si tratta di liti tra allenatori e giocatori, fenomeni che molto spesso portano a vere e proprie spaccature all’interno delle società. Negli ultimi giorni è stato molto chiacchierato il diverbio in casa giallorossa tra Edin Dzeko e il mister Paulo Fonseca, con l’attaccante bosniaco che adesso rischia di dover terminare la sua avventura a Roma qualora non si riuscisse a ricucire lo strappo. Situazione analoga quella verificatosi qualche settimana fa stavolta a Bergamo, sponda Atalanta, in cui una discussione tra l’allenatore Gian Piero Gasperini e il numero 10 Gomez ha portato a un’enorme crepa tra i due, culminata con la cessione ormai sempre più vicina del giocatore argentino. Ma quanti altri casi come questi ci sono stati nella storia del calcio? Oggi ne ricordiamo altri 5:

DELIO ROSSI- LJAJIC : È il 2 maggio del 2012 e si gioca una partita delicatissima per la Fiorentina in piena lotta per non retrocedere. Con i viola sotto di due reti nel punteggio, l’allenatore Delio Rossi decide di sostituire l’attaccante serbo che non la prende bene: applauso ironico, gesto polemico e qualche parola pesante di troppo. Il mister viola non ci vede più e si scaglia contro il suo giocatore colpendolo ripetutamente prima che la panchina riesca a dividere i due. Una scena surreale sia per i presenti sia per tutti gli spettatori e commentatori da casa. Morale della favola: la Fiorentina pareggia il match ma a fine partita la società esonera il suo allenatore.


TOTTI-SPALLETTI: Una storia che a Roma si ricorderà bene. Dopo un rapporto bellissimo che si era creato tra i due nella prima esperienza dell’allenatore toscano sulla panchina giallorossa tra il 2005 e il 2009, con il ritorno di Luciano Spalletti nel 2016 il suo legame con il capitano giallorosso è tutt’altro che positivo. Nonostante la squadra vada bene il numero 10 della Roma si lamenta in un’intervista della poca chiarezza e correttezza nei sui confronti. L’allenatore non gradisce e tra i due c’è un gran diverbio, raccontato anche nel libro scritto dal calciatore, che porta all’allontanamento di Totti da Trigoria e all’esclusione nella partita successiva. La tifoseria si schiera per la maggior parte assieme al suo capitano facendo incrinare anche i rapporti tra i tifosi stessi e l’allenatore toscano.


CAPELLO-CASSANO: Per chi conosce Antonio Cassano non è una grande novità trovarlo qua in mezzo. L’ormai ex calciatore barese ha disputato una carriera nettamente al di sotto delle grandi qualità che aveva, rendendosi protagonista soprattutto di vicende extracalcistiche. Dopo la crescita con il Bari e la consacrazione con la Roma, Antonio nel 2006 viene acquistato dal Real Madrid fortemente voluto da Fabio Capello, suo allenatore anche ai tempi della Roma. I problemi però non mancano tant’è che dopo un'esclusione dall’undici titolare in un match tra i blancos e il Terragona, Cassano non gradisce e tra i due si scaldano gli animi. Alla fine l’attaccante viene messo fuori rosa con la sua avventura a Madrid che durerà meno del previsto.


BALOTELLI-MANCINI: Anche Mario Balotelli può considerarsi uno dei più grandi talenti sprecati. Chi ha sempre creduto in lui è stato però Roberto Mancini che più volte in carriera ha difeso l’attaccante italiano. Nonostante ciò tra i due si sono verificati anche diverse discussioni. Il culmine è stato raggiunto nel 2013 durante l’esperienza in terra inglese al Manchester City. Durante un allenamento infatti Balotelli interviene duramente in un contrasto con il compagno Sinclair, venendo immediatamente ripreso e invitato a scusarsi. Mario però non è dello stesso parere e con il mister finisce alle mani, come testimoniato da alcune foto dei presenti. Alla fine Mario viene allontanato e di lì a poco si concluderà la sua esperienza ai Citizens.


BAGGIO-ULIVERI: Chiudiamo con il racconto di uno dei più grandi giocatori della storia del calcio italiano, uno di coloro che ha fatto innamorare tifosi e non solo, Roberto Baggio. Il “Divin Codino” nonostante la sua grande carriera, non sempre ha instaurato ottimi rapporti con i suoi allenatori. Così avvenne con il tecnico Uliveri che lo escluse dall’undici titolare prima di un Bologna-Juventus. Baggio non la prese bene e decise di non sedersi neanche in panchina. Le polemiche che seguirono furono inevitabili.

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