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L’ennesimo capitolo incredibile della più grande rivalità del calcio

Aggiornamento: 12 apr 2021

Ci sono partite, scontri, rivalità che a volte superano la dimensione sportiva e si propagano a livello cittadino, nazionale, mondiale. Ci sono eventi che le persone aspettano tutto l’anno, sportivi e non, per poterli raccontare e tramandare. Boca Juniors-River Plate è un po’ tutto questo, un derby argentino che rappresenta la più grande rivalità mai esistita nel mondo del calcio, un qualcosa che va anche oltre però, tanto che vedere dal vivo il “Superclasico” (così com’è definito il derby boca-river) è stato inserito all’interno della lista delle ‘50 cose da fare nella vita prima di morire’ , stilata dal The Oserver nel 2004.

Da una parte il River Plate, i biancorossi ,‘Los Milionarios’,soprannome che li ha sempre identificati come “i ricchi”, coloro i quali spendevano fior di quattrini nelle campagne acquisti, con sede nell’imponente Monumental. Dall’altra il Boca Juniors, ovvero gli ‘Xeneises’, i più poveri, la cui squadra era nata da emigrati genovesi arrivati a Buenos Aires, con sede nell’immensa Bombonera. Anche se al giorno d’oggi questa differenza a livello sociale tra i due club e i propri tifosi sembra acqua passata, quello che non è cambiato è la rivalità. Un qualcosa che era nato già nei primissimi scontri tra le due parti, quando ad esempio nel primo Superclasico i Milionarios abbandonarono il campo in seguito a tre espulsioni e un rigore a sfavore, scatenando il putiferio sugli spalti.


Da lì un susseguirsi di conflitti, di soprannomi nati per schernire la tifoseria rivale, come il soprannome di “Gallinas” coniato dai tifosi del Boca dopo una clamorosa rimonta subita dal River contro il Penarol in una finale di Libertadores (la massima competizione sudamericana,equivalente alla nostra Champions League europea) e rimasto simbolo di ilarità, tanto che addirittura una volta il pullman biancorosso fu accolto alla Bombonera con piume di galline e chicchi di mais. O il Bosteros, associato allo sterco di maiale, nomignolo che i tifosi del River hanno più volte utilizzato per definire i rivali, portando persino un maiale gonfiabile nei pressi della parte più calda della tifoseria Xeneises, la Doce.


E così quando nel 2018 le due squadre si sono ritrovate di fronte alla finale di Copa Libertadores, l’Argentina si è fermata ad assistere a uno degli eventi più alti della storia del calcio. Uno spettacolare 2-2 all’andata in casa Boca ha rimandato tutto alla sfida di ritorno, rinviata però a causa degli scontri violenti all’esterno del Monumental in coincidenza con l’arrivo del pullman degli ospiti. Dopo un lungo tira e molla la finale è stata spostata in campo neutro a Madrid, dove il River ha trionfato nei tempi supplementari mandando in paradiso la propria tifoseria e affossando il Boca. Una finale dura da digerire, ma i supporter del Boca non hanno mai smesso di sostenere la propria squadra, arrivando a vincere lo scorso campionato proprio davanti al River. Insomma un’altalena continua di emozioni, come testimoniato anche da Daniele De Rossi, che dopo una vita nella Roma ha voluto chiudere la carriera proprio in Argentina al Boca, rilasciandone le seguenti parole: "La cosa più bella è sugli spalti. È una cosa che non viviamo più in Italia, non c’è più quella passione pura, disinteressata che vive solo di risultati e si accende per un gol o un tackle. Poi potremmo parlare della Bombonera che è lo stadio più assurdo e clamoroso del mondo. L’augurio che faccio a tutti gli appassionati è di visitarlo almeno una volta durante una partita del Boca”.


Così anche nella scorsa notte, quando Boca e River si sono nuovamente affrontati in Coppa, non sono mancate le emozioni, con due espulsi ed emozioni fino all’ultimo secondo, momento in cui è accaduto un qualcosa di inspiegabilmente magico: a pochi secondi dal termine, una deviazione beffarda stava per mandare in porta il gol del 2-1 River, ma la palla ha preso incredibilmente un giro strano, forse dovuto ad una zolla, restando sulla linea e finendo tra le mani del portiere Andrada. Un episodio talmente incredibile che ha portato subito alla mente il nome di Diego Maradona, campione e leggenda del calcio venuto a mancare poco tempo fa tra l’incredulità di tutti, un vero e proprio Dio da quelle parti ma non solo, a cui è stato ‘metaforicamente’ attribuito questo miracolo, lui che ha vestito la maglia Boca e ne ha sempre confessato il suo amore. E anche per i meno sensibili, il video di quanto accaduto lascia davvero i brividi. L’ennesimo capitolo incredibile della più grande rivalità del calcio





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