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Continua la lotta di Alex Zanardi

Alex Zanardi è tornato a parlare. Dopo l’incidente dello scorso 19 giugno la sua vita è rimasta appesa a un filo in questi mesi. E la notizia di pochi giorni fa, quella relativa a un miglioramento delle sue condizioni, non può che aver fatto piacere non solo a tutti gli amanti dei motori, ma a tutto il mondo dello sport.

Anche se la strada è ancora lunga, come testimoniato dalle parole della moglie Daniela alla Stampa: “Mi cercano in tanti per sapere come sta Alex. Lui fa delle cose, ma non sempre. Ci sono stati dei momenti in cui quelle cose effettivamente venivano fatte. Ci sono stati dei passi avanti, e ci sono stati dei passi indietro. Il suo è un percorso molto lungo – ha dichiarato– È una situazione difficile da gestire. Non voglio ritrovarmi i giornalisti sotto casa, non posso spiegare a ognuno di loro. Devo concentrarmi sulle cure, giorno per giorno. Magari fra tre mesi avremo modo di parlare”.

Ma in fin dei conti uno come Alex ci ha già insegnato più di una volta, durante la sua carriera e in generale la sua vita, a non mollare mai.

Per chi non conosce la sua storia, Alex Zanardi è un ex pilota automobilistico. Uno di quei ragazzi cresciuti con la passione per i motori sin da bambino, e che ne ha perseguito un grande obiettivo di vita. Dopo un avanti e indietro tra Formula 1 e Kart, il bolognese classe ’66 si rende protagonista di un gravissimo incidente in una gara del 15 settembre 2001 sulla pista del Lausitzring . Dopo l’ultima sosta ai box, infatti, il pilota perde improvvisamente il controllo della vettura e viene completamente travolto da Alex Tagliani con un impatto violentissimo. Una volta giunto in ospedale solo l’amputazione di entrambi gli arti inferiori gli permette di salvarsi. E a seguito di un ricovero e diverse operazioni Alex ha potuto finalmente ricominciare la riabilitazione.

A quel punto quasi tutti avrebbero deciso di mollare e cambiare vita. Quasi tutti appunto. Zanardi non si è buttato giù e ha iniziato il suo percorso nel mondo del paraciclismo (handbike) e ha inoltre preso parte a manifestazioni per atleti disabili. In totale ad oggi, quello che possiamo contare come suo “palmares” vanta quattro medaglie d’oro nel paraciclismo ai Giochi paralimpici Londra 2012 e Rio 2016 , e otto titoli ai campionati mondiali su strada.

L’esempio di Alex Zanardi è quello di un uomo pieno di determinazione, tenacia e intraprendenza. Un grande modello da seguire sia per chi, come lui, si è trovato costretto ad affrontare un gravissimo infortunio, sia per tutti coloro che amano lo sport.

Ma a volte il destino può essere ancora più crudele. Il 19 giugno 2020, infatti; durante una staffetta di beneficenza rimane coinvolto in un incidente sullaStatale 146 a Pienza, Toscana, in cui durante la guida della sua handbike, perde il controllo del mezzo schiantandosi addosso a un camion. Sottoposto a un intervento neurochirurgico e maxillo-facciale al policlinico le Scotte di Siena , ha continuato a rimanere in gravi condizioni in terapia intensiva e con prognosi riservata.

Ad oggi è stato trasferito all'Azienda Ospedaliera di Padova dove è recentemente riuscito a riacquistare la coscienza. Vederlo superare anche questa battaglia sarebbe il regalo più bello… perché di gente come lui tutto lo sport ne ha bisogno. Incrociamo le dita e continuiamo a sperare.

Forza Alex!

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    ©2020 di Liceo B. Russell.

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