top of page

Affaire Mila

Mila è una ragazza francese di 16 anni. Come tutti i giovani , Mila ha un profilo instagram dove le piace fare video in diretta dove "chatta" con i suoi "followers" e dove parla della sua vita privata. Un giorno in uno di questi suoi video in diretta , è entrato un ragazzo musulmano che ha iniziato spudoratamente a provarci con lei . Mila lo ha respinto, dicendo che non è il caso e che anche volendo non sarebbe interessata a lui spiegandogli di essere lesbica.Il ragazzo allora ( nascosto sotto ad uno pseudonimo) ha iniziato ad insultarla e a mandarle maledizioni , con esplicite invocazioni ad Allah ecc..... Spento il video in diretta, Mila arrabbiata e confusa decide di sfogarsi facendo delle instagram "stories" nelle quali afferma di odiare qualsiasi tipo di religione in particolare l'Islam e il corano . Ovviamente nello sfogo Mila ha utilizzato espressioni esplicite e colorite per esprimere la sua rabbia come "L'Islam est une merde!" oppure " je mets mon doigt dans le cul de votre Dieu". In seguito alle sue affermazioni , Mila è stata oggetto di minacce di morte , stupro ecc... La sua famiglia per precauzione ha ricevuto una scorta armata e Mila ha dovuto chiudere tutti i suoi profili social, e abbandonare la scuola. In seguito in Francia sono state aperte due inchieste , una contro gli utenti che sotto pseudonimo hanno minacciato la ragazza , e l'altra per incitamento all'odio. La seconda però è già stata archiviato , sia per la diversità della democrazia e quindi dell'espressione e anche dalla "solidarietà" che ha ricevuto dalla ministra della giustizia Belloubet e dal presidente Macron. Macron ha commentato il caso dicendo che "la blasfemia non è un crimine e che ciò che mila ha detto non è considerabile come offesa bensi come critica".Questa storia ha avuto poca copertura da parte dei media europei e mondiali a causa della controversia e delicatezza degli argomenti connessi e anche dall'abissale diversità tra la libertà di espressione in Francia e nel resto del mondo, ad esempio in Italia la blasfemia è considerata un reato. Sarebbe quasi impensabile sentire il presidente Mattarella dare solidarietà ad una 16enne che afferma che "L'islam è una merda" o che il cristianesimo è un mucchio di fandonie.

Comments


    ©2020 di Liceo B. Russell.

    bottom of page