top of page

Il rapporto genitori-figli

Quando si è in un nucleo familiare si hanno sempre degli alti e bassi, ci sono momenti di grande felicità ma anche di tensione.


Sappiamo tutti che soprattutto nella fase adolescenziale il proprio figlio vorrebbe un po’ di privacy, fiducia e libertà.

Quando si è a tavola si ha poco tempo per parlare e discutere della giornata perché si ha sempre fretta e se vogliamo raccontare un evento personale per noi importante di certo non lo confidiamo ai nostri genitori bensì ad un nostro amico.


Questo perché in genere i genitori non possono capire le esigenze dei loro figli anche se hanno più esperienza, è come se non ricordassero più i loro anni giovanili.


Quando cerchiamo di fargli capire che non siamo più nel medioevo e quindi non siamo neanche “ai tempi loro”, discutiamo. Quando mi rispondono “ai miei tempi tutto ciò non accadeva” mi parte un turpiloquio pazzesco ma ovviamente mi freno. E se devo rispondere alla fatidica domanda: “lo sai com’era ai nostri tempi???” No, non lo so ma, se ogni volta lo pronunciate con un tono severo e minaccioso allora siete solo invidiosi perché adesso i vostri figli hanno maggiore libertà e diritti che voi non avevate. I diritti si conquistano piano piano col tempo, quindi cosa posso fare se i tempi sono cambiati?


Non si potrà mai avere una generazione di figli in accordo totale con i genitori perché i tempi cambiano inesorabilmente, quindi smettetela di ripetere continuamente la solita frase provocatoria, inconcludente che non fa altro che peggiorare i rapporti.


Ma vorrei farvi anch’io una domanda: sapete, invece, come si vive ai nostri tempi? No? Che strano!!! Anche se discutiamo e proviamo ad esprimere un concetto, niente, resta il fatto che preferisco parlare ad un muro, forse mi ascolterà di più.


Ah, se siete quei tipi di genitori che dicono: “i ragazzi non hanno più valori” beh grazie al... (turpiloquio)!! I famosi valori che tanto acclamate e che volete che restino come ai tempi del medioevo, sono cambiati. Perché come ho detto poche righe sopra il tempo cambia, perciò pure la mentalità, come quasi tutto.



Altra cosa che vi dovete mettere in testa è il linguaggio: per esempio fra amici si parla in un modo particolare che si differenza da regione a regione. A Roma se devo dire ad un amico: “Ciao, domani ci vediamo o no?” di certo, non glielo chiederò in questo modo formale: gli dirò “ooh fra domani che volemo fa?? Pisciata o se vedemo?” Questa frase per esempio i miei genitori me la vieterebbero, perché? Direbbero che è un modo volgare e la parola non corrisponde al significato che le diamo.

Sempre per farvi un altro esempio in siciliano per dire la stessa frase citata sopra è “compare/mbare, dumani ni viremu o no?”

Sta a voi decidere se è un modo consono.


Ormai le parolacce hanno perduto il loro vero significato e ne hanno acquistato uno nuovo. Altro esempio di come tutto cambia.


È divertente per noi giovani vedere la faccia del classico genitore cinquantenne annichilito davanti alla nuove realtà: canzoni molto diverse da quelle dei loro tempi che erano piene di rime e parlavano prevalentemente di amore, cuore e fiore.


L’adolescenza, età in cui generalmente si distaccano i ragazzi, è anche l’età in cui nascono i primi amori o litigi.


Gli amici, anche chiamati “fra” che derivano da “fratello” o bro che in inglese sarebbe “brother=fratello”, non sempre si dimostrano tali o/e sinceri.


Esiste un film molto bello su questo argomento intitolato “vita da camper”che è la storia di una famiglia i cui membri inizialmente non interagiscono fra di loro ma alla fine l’esperienza del camper li unisce.

 
 
 

Comentários


    ©2020 di Liceo B. Russell.

    bottom of page